Il dispotismo in Prussia con Federico II

La Prussia, nel corso del Settecento, partecipando alle diverse guerre di successione, è riuscita in poco tempo ad allargare il territorio da essa controllato.
Dalla carta geografica qui in basso si può comprendere come all’inizio la Prussia era un piccolo Stato, che si affacciava sul mar Baltico, che comprendeva come città principale Stettino. Nel corso del settecento, attraverso le diverse guerre di successione, è riuscita ad inglobare diversi territori e a formare un solido regno sul mar Baltico.

L'ascesa della Prussia nel SettecentoLa Prussia era retta dalla dinastia degli Hohenzollern, che prevale rispetto alle altre famiglie della Prussia e quindi riesce ad acquisire il titolo di re che veniva trasmesso di padre in figlio.
Nel Settecento, il rappresentante del dispotismo illuminato in Prussia è il re Federico II detto il Grande per i grandi cambiamenti che ha portato all’interno della Prussia.
Federico II innanzitutto si distinse come grande generale: partecipando alla guerra di successione austriaca contro l’Austria e contro l’ascesa al trono di Maria Teresa, alla fine della guerra, la Prussia ottiene un territorio fondamentale, la Slesia, una regione molto ricca di miniere da sfruttare, soprattutto il ferro e il carbonio. Federico inoltre partecipò alla guerra dei sette anni, riuscendo a resistere e a mantenere i propri territori nonostante stese nello schieramento perdente.
Friedrich_ii_campenhausenGrazie a questa politica espansionistica, Federico II ottiene diversi risultati: innanzitutto riesce ad accentrare il potere nelle sue mani e a limitare fortemente quello dei grandi proprietari terrieri, i junker. Un secondo risultato fondamentale è quello di esser riuscito ad affermare come potenza militare la Prussia nel contesto politico ed economico dell’Europa perché la Prussia arrivò a contare nella metà del Settecento circa 200.000 soldati. Un altro risultato importante è quello che riuscì ad ottenere pienamente la sua autonomia dall’Austria e soprattutto ad ostacolare l’impero di Maria Teresa e Giuseppe II. Un ultimo risultato molto importante è dato dalla conquista della Slesia, perché prima della possesso della Slesia, l’economia prussiana era basata soprattutto sull’agricoltura, dopo la conquista di un territorio ricco di carbone e ferro, lui riuscì a trovare un compromesso con i junker. Federico emanò tutta una serie di provvedimenti in cui lo Stato finanziava i junker affinché dedicassero parte della loro attività anche all’estrazione del carbone e del ferro e fondare miniere in questa zona. Questa forma di collaborazione portò dei vantaggi economici: non solo gli junker entrarono sotto l’influenza statale e non erano più una classe indipendente, ma essi investirono nello sviluppo industriale della Prussia.
Federico II si impegnò per sviluppare ulteriormente l’agricoltura, favorì la bonifica dei territori con boschi paludosi. Mandò migliaia di contadini prussiani a fondare più di 300 villaggi e a trasformare in terreni agricoli quelli che in precedenza erano paludi.
In Prussia, a differenza di altri regni, non emerge una classe sociale corrispondente alla borghesia. Tutto ciò è causato dalla perfetta intesa che c’è tra lo Stato centrale di Federico II e i junker, la quale non permette l’ascesa della classe di imprenditori, commercianti e liberi professionisti.
Per accentrare il potere aveva creato un amministrazione centralizzata fortissima, infatti i dirigenti Prussiani si distinsero in Europa come i più esperti e preparati. Per l’Europa la Prussia fu vista come “una grande caserma“. Tutti gli uomini adulti si dividevano soprattutto in due grandi categorie: o erano soldati o erano burocrati. Quindi tutto era pianificato e controllato dallo Stato.

Federico II fu però anche uno dei principi più “illuminati“. Anche lui, come Caterina II, voleva ospitare alla sua corte filosofi illuministi francesi come Voltaire. In più cerca di riformare la giustizia in Prussia abolendo la tortura e limitando fortemente la pena di morte. Inoltre, il suo spirito di tolleranza, porta a concedere la libertà di culto ai suoi sudditi e, nello stesso tempo, viene ad applicare il principio che aveva portato avanti Montesquieu della divisione dei poteri. Infatti in Prussia il potere giudiziario venne affidato alla Magistratura che è completamente indipendente dalla figura del Re.

Pubblicato da bmliterature

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