Galileo Galilei – Il Sidereus nuncius e il Saggiatore

Il Sidereus nuncius

sidereus-nuncius-di-galileo-galileiCon il Sidereus nuncius (Avviso astronomico), redatto in latino, nel 1610 Galilei annunciò al mondo le sconvolgenti scoperte effettuate con il nuovo strumento, il telescopio o cannocchiale. Il Sidereus garantì allo scienziato fama e rinomanza internazionali. Le scoperte annunciate sono sensazionali: i quattro satelliti di Giove, denominati pianeti “medicei” in onore del granduca di Toscana, Cosimo II de’ Medici, suo allievo e futuro protettore; le macchie della Luna e l’irregolarità della sua superficie, fino ad allora creduta levigata e perfetta; e le fasi di Venere, determinate dalla sua rotazione intorno al Sole. Il Sidereus non contraddiceva semplicemente la cosmologia tradizionale, ma ne minava inesorabilmente le fondamenta, poiché risultava evidente che il modello Geocentrico dell’universo non sarebbe valso a spiegare le nuove realtà rivelate all’osservazione.

Il Saggiatore

saggiatoreLa comparsa di tre comete nel 1618 fu l’occasione di uno scontro con i Gesuiti, brillantemente risolto a proprio favore da Galilei con il polemico e vivace Saggiatore (il bilancino di precisione degli orefici). Si tratta di un’epistola scientifica, indirizzata all’amico sacerdote Virginio Cesarini, con cui lo scienziato rispondeva alla Libra (la bilancia) del padre gesuita Orazio Grassi, il quale intendeva confutare le teorie di Galilei sulla natura delle comete.
L’opera è particolarmente importante per le considerazioni di Galilei sulla metodologia della ricerca scientifica. In particolare egli sostiene che lo scienziato nelle sue indagini deve attenersi all’esperienza derivata dai dati sperimentali (che l’autore chiama il “libro della natura”). Galilei distingue inoltre tra qualità oggettive e qualità soggettive di un determinato fenomeno: le prime, di carattere quantitativo e quindi misurabili (ad esempio la lunghezza, il peso ecc.), sono le uniche ad avere valore per la ricerca scientifica; le seconde invece hanno carattere soggettivo (la sensazione di caldo o di freddo, il colore ecc.) e non possono essere utilizzate per raggiungere una verità scientifica.
Dal punto di vista della strategia espositiva si segnalano l’inserimento di una favola, per rendere più gradevole e al tempo stesso convincente l’esposizione dei fondamenti del nuovo metodo scientifico, e la citazione letterale di molti passi dalla Libra. Quest’ultimo espediente permette a Galilei di trasformare l’esposizione della propria ipotesi sulla natura delle comete in un dialogo serrato, contrapponendo le due voci (quella di padre Grassi è sempre introdotta indirettamente dall’autore).
Con questo procedimento Galilei, presentandosi maliziosamente come fedele portavoce del suo avversario, finisce per opporre alla rigidità del gesuita la sua agile e pungente ironia. Citando scrupolosamente parola per parola i vocaboli di padre Grassi, attraverso un abile montaggio, l’autore del Saggiatore ne dimostra inesorabilmente l’inattendibilità scientifica attraverso l’indicazione di errori madornali e insanabili contraddizioni logiche.

Pubblicato da bmliterature

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