Le teorie principali sulla devianza

esclusioneLa grande maggioranza delle persone agisce quasi sempre in conformità alla maggior parte delle norme, la vita sociale si svolge secondo un modello abbastanza regolare. Ma le norme sociali talvolta vengono violate.
Per avere un’immagine completa della società bisogna comprendere la devianza dalle norme sociali e la conformità ad esse.
La devianza è il comportamento che non è conforme alle norme sociali.
La sociologia della devianza si interessa principalmente delle violazioni che vengono considerate offensive da un consistente numero di persone.
Lo stigma viene usato come sinonimo di marchio, segno distintivo, in riferimento alla disapprovazione sociale di alcune caratteristiche personali. In sociologia si usa per caratterizzare un handicap fisico o mentale o una devianza. La devianza si riferisce al comportamento o alle caratteristiche che violano norme e aspettative sociali importanti e che di conseguenza sono oggetto di valutazione negativa da parte di un grande numero di persone.
p41_Mass-mediaPerò la devianza sociale non va confusa con la rarità statistica (la maggior parte della popolazione devia una norma importante e la norma viene modificata o cade in desuetudine) non è possibile dividere  nettamente la società  in buoni e cattivi infatti la devianza è relativa. Di per sé nessun atto è deviante. Diventa deviante soltanto quando viene socialmente definito tale e le definizioni variano nel tempo, nello spazio e da un gruppo ad un altro (chi è stato definito deviante dipende da chi dà la definizione e da chi ha il potere di farla osservare).
L’ordine può esistere soltanto se esiste un efficace sistema di controllo sociale cioè un’insieme di mezzi diretti a garantire che normalmente la gente si comporti  nei modi attesi ed approvati, il controllo sociale inizia con il processo di socializzazione che garantisce che tutti interiorizzino e seguano le norme della società.
Quindi sono necessari altri mezzi di controllo sociale: le sanzioni, ricompensando chi segue tali norme e punendo chi non lo fa. Le sanzioni possono essere:

  1. formali positive o negative
  2. informali positive o negative

Il fatto che vengano assegnate sanzioni positive vuol dire che il controllo sociale funziona efficacemente e le persone e soddisfano le aspettative che gli altri hanno sul loro conto. Il fatto che vengano assegnate sanzioni negative significa che  il controllo sociale non ha avuto successo e la devianza ha avuto luogo.

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Emile Durkheim affermò che la devianza scaturisce dalla reale natura della società e dalla necessità dell’ordine sociale. Il singolo deviante può essere ‘anormale’, ma la devianza è qualcosa si insito nel vivere sociale.
La quantità e il contenuto  del comportamento deviante variano fortemente da una società all’altra e tra i diversi gruppi esistenti all’interno di una società.

  • Gli psicologi hanno spiegato le cause che spingono i devianti (la debolezza ego, la mancata identificazione con i genitori, la reazione ad una frustrazione…).
  • I sociologi, invece, hanno spiegato il motivo per cui nasce la devianza, perche segue modelli specifici e perche alcuni atti sono considerati devianti.

Ci sono 4 principali teorie:

  1. Le teorie biologiche
    Il fatto che delle persone non riuscissero a seguire le regole sociali era spiegato in termini di colpa, malvagità, degenerazione o di malattia morale. (studi di Lombroso 1884, Goring 1913), ma i fattori biologici si rivelano di scarsa utilità ai fini della spiegazione della devianza in generale. Le caratteristiche innate non danno una spiegazione esauriente di forme di comportamento culturalmente relative.
  2. La teoria dell’anomia
    Il termine ”Anomia” è stato introdotto da Durkheim nel 1893 ed è la condizione di confusione che si riscontra sia negli individui che nella società quando le norme sociali sono deboli,mancano o sono in conflitto tra loro.
    Gli individui si trovano in stato anomico e non hanno alcuna direttiva che orienti il loro comportamento.
    Secondo Merton la devianza è il risultato di uno squilibrio all’interno del sistema sociale. E l’anomia è quando esiste una discrepanza tra fini socialmente approvati e mezzi socialmente approvati disponibili  per il loro conseguimento.
    É la società stessa, attraverso le discrepanze esistenti tra mete approvate e mezzi approvati idoneità conseguirli, ad esercitare su alcuni individui una pressione a deviare anziché conformarsi.
    Merton sostiene ci siano 5 reazioni diverse:

    1. Conformità: gli individui accettano tanto i fini approvati quanto i mezzi approvati.
    2. Innovazione: gli individui accettano i fini approvati ,ma fanno ricorso a mezzi non approvati.
    3. Ritualismo: Gli individui rifiutano le mete considerandole irrilevanti per la loro esistenza, ma accettano ancora e mettono in atto coercitivamente i mezzi.
    4. Rinuncia: Gli individui rifiutano sia le mete considerandole irrilevanti per la loro esistenza, ma accettano ancora e mettono in atto coercitivamente i mezzi.
    5. Ribellione: Gli individui rifiutano sia le mete approvate che i mezzi approvati e li sostituiscono con altre mete e altri mezzi che la società non accetta.Merton riesce cosi a spiegare il perché gli individui compiono certi atti devianti,ma ignora il processo mediante il quale alcuni individui vengono definiti devianti da altri individui.
  3. La teoria della trasmissione culturale
    Se il comportamento deviante è presente come modello culturale in un certo gruppo o in una certa comunità, tende ad essere trasmesso ai nuovi arrivati e ai nuovi giovani.
    Sutherland affermò che il comportamento deviante viene appreso attraverso l’associazione differenziale e il comportamento criminale viene appreso dagli altri, al momento della nascita nessuno porta in sé le conoscenze, le tecniche, le giustificazioni che sono necessarie al deviante.
    Nelle culture omogenee: gli abitanti condividono stesse norme e valori e non incontrano difficoltà a trasmetterli alle generazioni che seguono, l’opinione pubblica è la forza principale.
    Nelle eterogenee e grandi società moderne: vi sono numerose subculture fondate su caratteristiche (razza,etnie, religione, età, condizione economica). Gli individui di solito manifestano più lealtà verso le loro sub culture che alla cultura comune.
    Comportamento deviante, quindi, viene appreso per contatti personali, ma la ”trasmissione culturale” non spiega come la devianza nasce dalla cultura né perche viene definita devianza.
  4. La teoria dell’etichettamento (labeling theory)
    Una persona o un atto diventano devianti solo quando gli altri sono riusciti ad applicare ad essi l’etichetta di ”devianti”.
    Secondo Lemert & Becker quasi tutte le persone una volta o l’altra si comportano in modo deviante. Ci sono due livelli di devianza:

    • Devianza primaria: carattere temporaneo, esplorativo, superficiale che viene occultato facilmente.
    • Devianza secondaria:quando gli atti di devianza primaria vengono resi pubblici da parte di persone significative e il trasgressore viene accusato dell’atto deviante, ammonita e anche punita e obbligata a riconoscere la superiorità morale degli accusatori. La persona viene etichettata come ”deviante”, altre persone incominceranno a reagire nei confronti del trasgressore secondo la sua etichettatura e il trasgressore coscientemente non accetta la sua etichetta e si comporta di conseguenza e  così la devianza diviene abituale.

    L’incoerenza di questi giudizi si spiega solo con il fatto che in ogni società le interpretazioni dominanti della realtà sono quelli dell’individui che detengono il potere sociale, politico ed economico e che sono in grado di imporre definizioni di carattere assoluto in una materia che è relativa.

    Gli effetti disfunzionali della devianza

    1. la diffusa violazione di norme sociali può disgregare l’ordine sociale rendendo impossibile predire il corso della vita sociale e determinando tensioni tra devianti e  conformisti.
    2. anziché utilizzare le risorse nel tentativo di esercitare il controllo sociale, potrebbero trovare  un più utile impegno.
    3. indebolisce la fiducia della gente.
    4. nei casi in cui resta impunita, indebolisce la disponibilità degli altri a conformarsi.

    Gli effetti funzionale della devianza

    1. serve a mettere in luce le norme sociali e a segnalare i limiti della tolleranza sociale. Se non ci fossero i devianti non ci sarebbero i conformisti.
    2. Reagendo collettivamente alla devianza e ai devianti, i membri di una collettività acquistano consapevolezza della loro solidarietà di gruppo
    3. funge da valvola di sicurezza del malcontento sociale; la gente può violare le regole anziché attaccarle
    4. riesce a segnalare alcuni difetti dell’organizzazione sociale. (evasione istituzionalizzata che è forma di devianza su larga scala, mostra che una legislazione era inapplicabile).
    5. Serve spesso da fonte di cambiamento sociale: ciò che oggi è deviante può essere regola domani.

    La devianza di per sé non è ”buona” o ”cattiva”. Può essere socialmente utile o pericolosa a seconda delle circostanza. É un prodotto inevitabile del vivere sociale.

Pubblicato da Clara Cocomazzi

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