Tema di Italiano: Il rapporto con il cibo

Mangiare, come bere e dormire, è uno dei bisogni primari dell’uomo, necessario alla sua sopravvivenza: se non ci si alimenta si muore. L’uomo tuttavia non mangia solo per sopravvivere: il cibo è diventato un fatto culturale, un elemento capace di contraddistinguere popoli e nazioni, di creare un’identità: nella geografia degli stereotipi, gli italiani sono famosi per  la pasta e la pizza, e in generale per la “buona cucina”, i francesi per la gastronomia raffinata, i cinesi per i cibi fritti, i turchi per il kebab e così via. Prima della globalizzazione questo era ancora più vero. Oggi i nostri gusti si sono un po’ appiattiti sul modello del fast food americano, il “cibo veloce” tanto criticato dai nutrizionisti e dagli amanti della buona tavola.

L’uomo d’altronde è l’unico tra gli animali a non accontentarsi del cibo così come lo trova in natura: lo seleziona, lo prepara, lo cuoce in modi assai differenti fra loro; ha creato straordinarie varietà di “ricette” a partire da materiali anche molto semplici. Il cibo stimola la creatività. E favorisce la comunicazione: non a caso molti incontri, anche ufficiali o di lavoro, avvengono intorno a una tavola apparecchiata. Il pranzo, la cena segnano spesso un momento di festa o un’occasione importante, e favoriscono lo scambio, l’incontro, la convivialità.
Il nostro rapporto con il cibo è complicato. Nei Paesi in cui ha smesso di essere solo un bisogno primario, moltissime sono le persone a dieta e molte quelle che hanno problemi di obesità o soffrono di disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia. Molte sono anche Paesi in Via di Sviluppole persone che fanno scelte alimentari radicali, come quella di eliminare certi cibi (carne, pesce, uova, formaggio, cibi cotti…) per scelta di vita, per motivi religiosi o filosofici, o semplicemente per moda.
Nei Paesi in via di sviluppo è invece la mancanza di cibo a costituire un problema: le carenze alimentari provocano ogni anno milioni di morti. La fame continua ad essere uno dei problemi più gravi per l’umanità, uno dei problemi su cui riflettere e agire a livello planetario.
La Terra d’altronde non offre le risorse sufficienti a sfamare una popolazione in costante aumento e da molti anni anche la gestione delle risorse alimentari rientra nel cosiddetto “sviluppo sostenibile“, ovvero in un progetto di tutela dell’ambiente che non comprometta il benessere delle generazioni future, preservando la qualità e la quantità delle riserve naturali.

Pubblicato da bmliterature

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