Il dramma delle Foibe, una strage troppo spesso dimenticata

Cosa sono le foibe? Le foibe sono delle fosse, delle voragini, più tecnicamente, aperture carsiche del terreno. Sarebbe bello poter pensare a queste come a semplici e spettacolari voragini create dal tempo.

Ma no, le foibe sono lo scenario di una delle più grandi stragi della storia dell’umanità, sipario di massacri e morte. Esse erano fosse comuni per esecuzioni collettive, durante le quali i prigionieri venivano legati (in genere a coppie) sull’orlo della foiba e falciati con la mitragliatrice.

Ma perché? Perché seminare morte e distruzione? La risposta a questi interrogativi è sempre la stessa: la conquista di nuovi territori. Il perché di tutte queste stragi è molto complesso e parte da molto lontano. La conclusione della Prima Guerra Mondiale mutò radicalmente gli equilibri politici internazionali e ridisegnò i confini geografici di numerose nazioni. Il fascismo al potere in Italia significò per tutte le minoranze nazionali presenti nel paese l’inizio di una violenta campagna di discriminazione, di negazione di diritti fondamentali e di italianizzazione forzata. Tuttavia, tale dramma va collocato (a grandi linee) nell’ambito della disputa tra gli jugoslavi e gli italiani per il dominio delle terre sull’Adriatico orientale.

I primi esempi sono stati registrati nel ’43 nei territori dell’Istria, dove partigiani delle formazioni slave, ma anche gente comune, per lo più delle campagne, fucilarono o gettarono nelle foibe centinaia di cittadini italiani, perché considerati “nemici del popolo”. Queste esecuzioni si manifestarono in modo certamente più intenso nei quaranta giorni dell’occupazione jugoslava di Trieste, Gorizia e dell’Istria, nel ’45. I crimini ebbero per vittime centinaia di militari e civili italiani, ma anche civili sloveni e croati, che furono arrestati, deportati, torturati e infine fucilati.

Le foibe sono la fossa comune di persone morte senza nome, senza identità, vite stroncate per la smania della conquista.

Vittime troppo spesso dimenticate della voglia di competizione di questo mondo.

Civili, per lo più giovani italiani, strappati alla bellezza della vita e troppo spesso messi da parte.

Le foibe sono qualcosa di troppo grande, che non può e non deve essere dimenticato.

Le foibe meritano la stessa attenzione che i governi di tutto il mondo danno alla Shoah.

Le foibe sono una delle pagine più brutte della nostra storia, e come tale merita di essere ricordata e commemorata.

Angelica Placentino

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Pubblicato da bmliterature

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