Tema di Italiano: “l’Internet Dipendenza”

Da quando ha fatto la sua comparsa, nel 1974, Internet ha rivoluzionato il nostro modo di comunicare, acquisire informazioni, lavorare, scrivere e addirittura, secondo molti studiosi, il nostro modo di pensare. La Rete, come indica il suo stesso nome, ha dato la possibilità di connettere virtualmente ogni parte del mondo, di rompere l’isolamento, di far comunicare tra di loro milioni di persone con una rapidità, un’immediatezza prima impensabili. Inoltre ha dato a chiunque la possibilità di accedere ad un serbatoio di conoscenze, informazioni, risorse potenzialmente infinite, che tendono sempre più a coincidere con l’intero patrimonio del sapere umano.

La posta elettronica e in seguito i sistemi di social network e di messaggeria istantanea, le chat, skype, tutto questo ha incredibilmente accorciato le distanze tra un polo e l’altro del pianeta e ha ridotto non solo i tempi ma anche i costi della comunicazione.

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Ma c’è di più. Tutto, o quasi tutto, oggi si può trovare in Rete: enciclopedie, giornali, libri, musica, foto, video, ricette, mappe dettagliatissime di città e quartieri,  orari di aerei, bus e treni, informazioni di ogni tipo, dalle cure mediche alle previsioni meteo. Si possono fare acquisti comodamente seduti nel proprio salotto di casa, consultare il proprio conto in banca, prenotare le vacanze, solo per fare alcuni esempi. Tanto che viene da chiedersi come si poteva vivere prima della comparsa di Internet. Tuttavia, non mancano neppure le critiche a questo portentoso mezzo di comunicazione. I critici della Rete affermano che Internet isola le persone, confinandole in una realtà virtuale e impedendo le relazioni sociali “reali”, faccia-a-faccia, con gli amici, la famiglia, i colleghi. Secondo questi detrattori, favorisce il distacco della realtà e la costruzione di un universo mentale completamente avulso dalla quotidianità, come se si vivesse perennemente in un “gioco di ruolo”. Essi sottolineano, poi, che ha dato vita a nuove sindromi di dipendenza – particolarmente fra i giovanissimi, che passano le loro giornate incollati al pc – e soprattutto che ha provocato danni irreparabili al funzionamento del n0stro cervello, riducendo irrimediabilmente i tempi di attenzione e la capacità di concentrazione, favorendo la superficialità nell’acquisizione delle informazioni e ostacolando la ricerca individuale, appassionata, creativa, originale.
E’ naturale che di fronte ad ogni cambiamento – specialmente quando rivoluziona moltissimi aspetti della vita quotidiana – si incontrino delle resistenze, che ci siano diffidenze e sospetti. Come sempre, tuttavia, il problema non è Internet: la Rete è solo un mezzo di comunicazione, ed è l’uso che se ne fa a renderlo buono o cattivo. Gli esperti suggeriscono di imparare a non cadere nella dipendenza, a riconquistare tempo e spazio “reali”, e di riprendere in mano più spesso quello che è stato per secoli il supporto del pensiero profondo: la vecchia carta di libri e giornali.

Pubblicato da bmliterature

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