Tema sulla Fama (Esame di Stato 2010/2011)

img_7156_fama_st01_ausschnittLa fama è una condizione per cui una persona, con una certa notorietà, gode di un’ottima reputazione ed ammirazione da parte degli altri, mostrando una sorta di vanità.
La vanità umana è sempre esistita: anche gli antichi desideravano gloria e fama per essere ricordati nei secoli.
Ci sono diversi modi per diventare popolari. Inizialmente poteva diventare famoso solo chi aveva speciali doti o capacità, o chi si era distinto per una particolare azione (sia positivamente che negativamente). Al giorno d’oggi, invece, si è famosi pure per aver partecipato ad un programma televisivo o per aver commesso un reato.

Attualmente, nella nostra società, basta poco per essere considerati “famosi” e acquisire quella notorietà che ci rende importanti agli occhi del mondo.
Si diventa famosi solo quando si riesce ad attirare l’attenzione del pubblico o di qualche personaggio già famoso. È proprio dal modo in cui si attira l’attenzione sulla persona che dipende il tipo di fama e notorietà acquisita. Essa stessa potrà essere effimera, cioè passeggera, o duratura, destinata a permanere nel tempo.

La fama effimera è relativa ad un determinato evento, come un fatto di cronaca o la partecipazione ad un programma televisivo, che dura solo per poco tempo.

x-factor_amici_reality-show-anteprima-400x180-413003Il modo più conosciuto, per raggiungere la fama, seppur effimera, alla quale aspirano la maggior parte dei giovani di oggi, è quello di partecipare ad un Talent o Reality Show. Questo desiderio moderno è in contrasto con le possibilità che si avevano in passato per avere notorietà: prima bisognava essere medici, scienziati o politici per avere la possibilità di essere conosciuti in tutto il mondo.

Le persone preferiscono sempre di più avere un facile guadagno ed entrare nel mondo dello spettacolo anziché completare gli studi per elevare il proprio prestigio personale, impegnandosi a costruire qualcosa di serio che possa durare nel tempo.

indexLa celebre frase detta da Andy Warhol: “Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti” è una sorta di ammonizione contro la forza mediatica dei mass media. Questa frase si sta rivelando molto realistica, tutto ciò a causa dell’evoluzione e della diffusione sempre maggiore dei mezzi di comunicazione dei canali TV e, ultimamente, dei social network grazie a internet.

Molto spesso lo scopo dei reality show è quello di fare emergere il carattere e la bellezza fisica della persona, magari mostrando qualcosa di alternativo che lanciasse una vera e propria moda. È proprio quella moda a rendere la persona famosa, infatti, una volta scomparsa la moda, è scomparsa anche la notorietà della persona che l’ha inventata. Tutto ciò riguarda soprattutto i social network, in cui ogni anno viene a crearsi un personaggio famoso  e alternativo che lanci una vera e propria moda. Un esempio può essere l’”Harlem Shake”, un particolare balletto, fenomeno di internet che nel 2013 si è diffuso tramite youtube diventando popolare e virale in tutto il mondo. Nel giro di quattro mesi questa moda era già scomparsa ed adesso nessuno si ricorda più di Baauer, il suo inventore.

Noi viviamo in un mondo in cui ogni persona vuole emergere sull’altra, cercando di apparire più importante. Però essere famosi non significa essere utili alla società.
A parer mio la vera fama è quella che dovrebbe possedere quella persona che ha compiuto atti eroici o scoperte importanti per la storia dell’uomo. È più importante un eroe che diventa famoso per ciò che ha fatto anziché la celebrità che è nota per l’immagine che da di sé. E’ meglio impegnarsi ed essere realmente utili alla società, tanto, anche se non siamo personaggi televisivi, come dice Warhol, “tutti noi saremo famosi per 15 minuti”.

Raffaele Cocomazzi

Pubblicato da bmliterature

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