Emile Zola – Vita e Opere

French Author Emile ZolaFiglio di un ignegnere italiano e di una francese, nacque a Parigi nel 1840. Trascorse l’infanzia ad Aix-en-Provence, dove si legò d’amicizia con il futuro grande pittore Paul Cézanne. A Parigi si dedicò al giornalismo che non abbandonò mai anche quando si dedicò all’opera di romanziere.

All’inizio scrisse racconti di impronta romantica, ma subì l’influenza di Taine e dei de Goncourt e fu attratto dalle idee positiviste. Abbandonò così l’orientamento romantico e scrisse il suo primo romanzo naturalisticoThérèse Raquin, che non ebbe successo. In seguito concepì il suo vasto ciclo romanzescoi Rougon-Macquart. Il primo volume, La fortuna dei Rougon, uscì nel 1871; i successivi diciannove furono pubblicati, con regolarità impressionante, pressoché uno all’anno. I primi non ebbero successo, mentre vasta risonanza ottenne L’Assommoir, grazie soprattutto allo scandalo che suscitò con le sue crude descrizioni della degradazione umana degli operai parigini.

XIR167528Il romanzo, pubblicato nel 1877, è ambientato nella Parigi operaia e narra una storia di alcolismo, di miseria e di degradazione umana. Il titolo deriva dal nome dato in gergo alla bettola dove si beve acquavite. Assommoir significa propriamente “mattatoio“: la bettola è così chiamata perché l’acquavite porta rapidamente alla morte gli operai che contraggono il vizio del bere.
Gervaise, venuta a Parigi giovanissima dalla provincia meridionale con l’amante Lantier, è da questi abbandonata con due figli piccoli e vive stentatamente facendo la lavandaia. Conosce Coupeau, un operaio lattoniere onesto e laborioso, e lo sposa. La famiglia prospera, sinché Coupeau cade dal tetto dove lavora. Dopo l’incidente, trascura il lavoro e si dà al bere; la famiglia sopravvive grazie al duro lavoro di Gervaise. Ritorna Lantier, e riallaccia la relazione con Gervaise, mentre Coupeau si degrada sempre di più. La figlia Anna (la futura protagonista del romanzo Nana) comincia a corrompersi nell’ambiente sordido dell’alcolismo e muore in conseguenza di esso.

Grazie a questo romanzo Zola divenne celebre e intorno a lui si raccolse un gruppo di scrittori più giovani, che lo consideravano un maestro e un caposcuola. Zola acquistò una villa a Médan, vicino a Parigi, dove si raccoglieva la domenica il gruppo dei suoi discepoli. Da quelle riunioni scaturì una raccolta di novelle, scritte dai vari partecipanti, Zola compreso: Le serate di Médan, che costituì il manifesto collettivo della scuola naturalista.
Dopo l’Assommoir altri romanzi notevoli furono Nana, sull’ambiente del teatro e delle cortigiane; Germinal, sulla vita dei minatori; La terra, sulla vita dei contadini, che appare connotata da sordidi interessi e ferocia animalesca; La bestia umana, sull’ambiente delle ferrovie, in cui viene studiato l’istinto ancestrale alla violenza che è proprio dell’uomo; La disfatta, un romanzo di guerra, che traccia un quadro della campagna militare che portò alla sconfitta di Sedan e al crollo del secondo Impero.
Dopo i Rougon-Macquart Zola intraprese un nuovo ciclo, Le tre cittàLourdesRomaParigi, dove polemizza contro la religione in nome della scienza. Esploso l'”affare Dreyfus“, dal nome dell’ufficiale ebreo accusato ingiustamente di spionaggio, la Francia si spaccò in due, nazionalisti e antisemiti da un lato, democratici dall’altro. Zola si impegnò generosamente a combattere l’ingiustizia di cui era vittima Dreyfus e la marea montante dell’antisemitismo, e scrisse un articolo che ebbe enorme risonanza, J’accuse. Per questo fu condannato a un anno di prigione e si dovette rifugiare in Inghilterra.
Lo scrittore morì nel 1902 asfissiato dalle esalazioni di una stufa; le circostanze della morte restano poco chiare, e si sospetta un attentato per vendetta, in conseguenza delle posizioni assunte da Zola dell’affare Dreyfus.

Pubblicato da bmliterature

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